I Misteri al di Sotto della Superficie: Esplorando il Legame tra Prurito ed il Rischio di Cancro

Prurito - un disturbo comune e diffuso

 

Il prurito, chiamato in gergo medico prurito, non è solo un fastidio passeggero, ma un sintomo diffuso e pesante che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Con oltre 7 milioni di visite ambulatoriali all'anno nei soli Stati Uniti, il prurito si colloca tra le 50 patologie più diffuse al mondo. La prevalenza nell'arco della vita del prurito cronico è stimata tra l'8% e il 25,5%, evidenziando la sua natura pervasiva in tutte le popolazioni.


Spesso oscurato dal dolore cronico, il prurito può essere altrettanto debilitante, con un impatto significativo sulla qualità di vita complessiva. Chi è affetto da prurito cronico spesso sperimenta disturbi del sonno, disturbi dell'umore e implicazioni psicosociali, che portano a una notevole riduzione del benessere. Esistono disparità di genere nella manifestazione del prurito, con le donne più inclini a certi tipi di disturbi pruritici, in particolare durante la gravidanza.


Comprendere il fenomeno del prurito

Il prurito, nella sua essenza, è una sensazione di disagio che spinge a grattarsi. Può derivare da varie fonti, tra cui fattori dermatologici, sistemici, neuropatici e psicogeni. Il prurito cronico, in particolare, è associato a significativi disturbi del sonno e a un profondo declino della qualità di vita complessiva, che colpisce in modo sproporzionato popolazioni vulnerabili come gli anziani e gli afroamericani.

Esplorare le cause profonde

La valutazione del prurito inizia con una valutazione completa per identificare le potenziali condizioni sottostanti. L'anamnesi e i segni costituzionali svolgono un ruolo cruciale nella scoperta dei fattori eziologici, che vanno dalle condizioni dermatologiche alle malattie sistemiche come i disturbi renali ed epatici. I test, compresi strumenti convalidati come l'ItchyQoL, aiutano a valutare la gravità del prurito, mentre l'esame dei livelli di metalli pesanti e vitamine nel sangue offre ulteriori spunti diagnostici.

Navigazione nel panorama del prurito

Le cause dermatologiche del prurito comprendono un ampio spettro di condizioni infiammatorie, infettive, neoplastiche, autoimmuni, genetiche e legate alla fibrosi. Le cause sistemiche, che includono fattori renali, epatobiliari, endocrini, reumatologici, ematologici e psicogeni, contribuiscono ulteriormente alla complessità del prurito. Gli squilibri endocrini, come quelli riscontrati nel diabete e nei disturbi della tiroide, e le condizioni psicogene come l'ansia e la depressione, possono manifestarsi come prurito.

La variazione dell'elaborazione del prurito nelle diverse sedi anatomiche aggiunge un ulteriore livello di complessità. Studi recenti suggeriscono che la percezione del prurito può variare a seconda della parte del corpo interessata.

 

Parti del corpo
Il mento è risultato di gran lunga il punto più sensibile, mentre la guancia e la fronte sono risultate molto meno reattive e la stimolazione dell'avambraccio non ha prodotto alcun prurito. Il prurito evocato meccanicamente non rispondeva all'antistaminico e non comportava sensazioni di flare o nocicettive a qualsiasi intensità di stimolo, rendendo il modello di prurito unico nel suo genere. A differenza del prurito evocato meccanicamente, il prurito indotto dall'istamina era significativamente più pronunciato sull'avambraccio rispetto alle aree facciali, suggerendo che la facilitazione neurale del prurito può presentare una significativa eterogeneità delle vie di trasmissione a seconda della localizzazione anatomica.
Gli studi sul prurito indotto elettricamente hanno suggerito che non è mediato dalle fibre CMi sensibili all'istamina. Il prurito evocato elettricamente è stato inoltre associato a un'area di allocinesi significativamente più ampia rispetto all'istamina, mostrando così un modello di effetti simile al prurito istamino-indipendente indotto dal cowhage.
È interessante notare che l'estensione dell'area di allocinesi ha mostrato una significativa correlazione negativa con l'intensità del dolore.


Svelare il legame con il cancro

Il prurito può anche essere il prodromo di una neoplasia, in particolare nei tumori ematologici come i linfomi. I tumori solidi, sebbene meno comunemente associati al prurito, possono comunque presentarsi con prurito, sottolineando la necessità di vigilare sulla diagnosi. Possono esistere disparità razziali nell'associazione tra prurito e alcune neoplasie, che giustificano approcci personalizzati allo screening e alla gestione.

Considerare le origini neuropatiche

Il prurito neuropatico, derivante da una disregolazione neurale, presenta un'altra dimensione della complessità del prurito. Condizioni come il prurito cronico di origine sconosciuta (CPUO) sottolineano la sfida della diagnosi e della gestione del prurito, in particolare quando i metodi convenzionali sono insufficienti.

Guardare al futuro: Opportunità nella ricerca e nel trattamento

Nonostante i progressi nella comprensione dei meccanismi del prurito, persistono incertezze che evidenziano la necessità di una collaborazione interdisciplinare e di approcci innovativi. La medicina naturale, comprese le erbe cinesi e la medicina energetica, offre promettenti vie di esplorazione per la gestione del prurito, integrando le modalità terapeutiche tradizionali.

Nell'ultimo decennio la comprensione delle strutture neurali e molecolari che facilitano la sensazione di prurito in condizioni normali e fisiopatologiche è stata notevolmente migliorata. Forse la cosa più importante è che è stata scoperta una via del prurito indipendente dall'istamina, a lungo sospettata, in accordo con il fatto che queste condizioni sono spesso refrattarie al trattamento con antistaminici.

Dal momento che le attuali opzioni terapeutiche per il prurito, al di là dell'intervento sul disturbo di base, sono considerate “subottimali” e il settore è caratterizzato da studi su piccola scala, il ricorso alla medicina naturale per trovare sollievo sembra adeguato.
La conoscenza della reattività del trattamento in diversi sottogruppi di pazienti affetti da prurito dal punto di vista della medicina occidentale, come indicato negli studi effettuati nel 2024, è “scarsa”.

 

Recenti progressi hanno fatto luce sui meccanismi neurali e molecolari alla base della sensazione di prurito, rivelando nuovi recettori periferici.
Inoltre, il concetto di allocinesi, simile all'allodinia del dolore, evidenzia la natura complessa della percezione del prurito. L'allocinesi è l'analogo del termine dolore “allodinia”, in cui uno stimolo normalmente non doloroso viene percepito come doloroso. In quanto tale, l'allocinesi descrive
lo stato disestetico in cui stimoli altrimenti non dolorosi, come le pennellate o il tocco leggero applicato dai capelli di von Frey, provocano una sensazione di prurito.
La classificazione di Nakagawa & Hiura di quattro vie distinte fa luce sui diversi meccanismi alla base del prurito. Queste comprendono le vie istaminergiche mediate da TRPV1, le vie istaminergiche indipendenti da TRPV1, le vie non istaminergiche mediate da PAR2/4 e Mrgpr e le vie non istaminergiche mediate dalla serotonina. Tuttavia, la misura in cui queste vie si intersecano o divergono rimane incerta e rappresenta un rompicapo ancora da risolvere.
Fattori come il calore innocuo possono aumentare il prurito, mentre il dolore e il freddo possono inibirlo. La comprensione di questi fattori modulatori e dei loro proxy chimici è fondamentale, soprattutto nel contesto del prurito non istaminergico, dove la ricerca è ancora agli inizi.

L'esistenza di più vie parallele sia negli individui sani che in quelli affetti da prurito cronico pone sfide e opportunità. Se da un lato complica lo sviluppo di terapie mirate, dall'altro apre le porte ad approcci diagnostici più sfumati e a trattamenti personalizzati. Oltre alle vie neurali e ai recettori periferici, la sensazione di prurito è fortemente influenzata da altre modalità somatosensoriali ancora sconosciute.
Le prove relative alla sensibilizzazione periferica o centrale al prurito nei pazienti affetti da prurito cronico rimangono scarse e inconcludenti, evidenziando la necessità di ulteriori indagini.

In conclusione, il prurito trascende il semplice disagio fisico, rappresentando un fenomeno multiforme con profonde implicazioni per chi ne è affetto. Svelando le sue complessità e abbracciando un approccio olistico alla ricerca e al trattamento, possiamo aprire la strada a interventi più efficaci e a una migliore qualità di vita per le persone alle prese con il prurito cronico.

 

Cosa puoi fare per proteggerti?

Nella Medicina Cinese, la pelle è considerata l'organo del sistema immunitario insieme ai polmoni. I problemi della pelle spesso riflettono problemi sottostanti del sistema immunitario. Un passo proattivo consiste nell'optare per prodotti naturali per la cura della pelle, compresi i trucchi, le creme, le creme solari e i detersivi per il bucato di alta qualità. I clienti che hanno fatto questo cambiamento hanno riportato miglioramenti nella loro salute generale.

Studi recenti hanno fatto luce sui potenziali rischi associati ad alcuni prodotti di consumo. L'eczema delle mani, per esempio, è stato collegato alla sensibilità al cromo (Cr), un elemento comune nei detergenti. Inoltre, una ricerca condotta nel Nord Italia suggerisce una possibile debole associazione tra il rischio di sensibilizzazione al cobalto (Co) e l'uso di detersivi per tessuti. Per ridurre questi rischi, è essenziale monitorare i livelli di nichel (Ni), cromo (Cr) e cobalto (Co) nei prodotti di consumo, assicurandosi che rimangano ben al di sotto dei valori minimi di sicurezza.

Spero che tu abbia trovato questo articolo istruttivo e ricco di spunti. Informandoci e scegliendo consapevolmente i prodotti che utilizziamo, possiamo adottare misure proattive per salvaguardare la nostra salute e il nostro benessere.

 

Referenze

 

Cevikbas F, Lerner EA. Physiology and Pathophysiology of Itch. Physiol Rev. 2020 Jul 1;100(3):945-982. doi: 10.1152/physrev.00017.2019. Epub 2019 Dec 23. PMID: 31869278; PMCID: PMC7474262.

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https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.0105-1873.2003.00149.x#b8

 

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https://hms.harvard.edu/news/new-clues-head-scratching-mystery-itch

 

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